SOCIAL MARKETING
CHE CONFUSIONE, FACCIAMO IL PUNTO

FOCUS: come fare affari con il Social Marketing; scenario attuale.

Ero nel prestigioso ufficio di una grande azienda, l’amministratore delegato mi chiede come fare business con i nuovi media, poi, dopo una trafila di obiettivi “tutto e subito” e lead minimi al mese, m’informa che hanno già una pagina fan su Facebook, ma fino ad ora si è dimostrata solo una perdita di tempo. Quindi mi guarda ed aspetta una risposta.

Prima di dirvi come va a finire, c’è da dire che la situazione è più o meno questa: alcune aziende hanno intravisto opportunità sul web, ma hanno ancora l’idea dello smanettone adolescente che – colpo di culo – mette su Facebook e diventa milionario! Altre aziende, destinate all’estinzione, sul web non ci vanno proprio perché, dicono, è solo una perdita di tempo (e siamo a due!). Tra queste due situazioni ci sono coloro che hanno messo su un sitariello, ma sta lì e non produce niente, ma non perde nemmeno e allora siamo pari.

Confusione…

Iniziamo dal mio assioma:

“Per fare business nei social media devi essere nel social media” .

Questo vuol dire che è necessario che le aziende e le organizzazioni smettano di vedere il web come qualcosa di sperimentale, ed inizino a pensare a quei cambiamenti interni che possano rendere possibile un uso continuativo e prioritario di Internet come mezzo di comunicazione e, solo successivamente, di marketing e vendite.

La profezia che si auto avvera: investire sul web non funziona!

Finché il web marketing verrà considerato con un approccio sperimentale, oppure – peggio – misurato con occhio e strumenti tradizionali, le aziende non riterranno opportuna e necessaria la formazione interna del proprio management all’uso dei nuovi media, non riterranno necessario stabilire budget adeguati per le campagne di marketing sul web e nei social network, anzi, il più delle volte adotteranno iniziative one-shot, le quali, poiché non testate nel giusto periodo, ritorneranno risultati insufficienti e tali da poter tranquillamente affermare: “Te l’avevo detto, investire nel nuovo marketing è solo una perdita di tempo!”.

Ah, sì, avete ragione. Torniamo al mio amministratore delegato, gli chiedo quanto investono mensilmentein marketing tradizionale; mi risponde con una cifra vicina ai 50.000 euro.

Mi metto comodo, accavallo le gambe, lo guardo e gli chiedo: “Quanto ha intenzione d’investire in azioni di web marketing?”.

Il cliente prende un appunto, mi guarda e fa: “Vorremo sperimentare per tre mesi, il budget stimato è di 3000 euro.”

Ha detto sperimentare? Eh sì, ha proprio detto sperimentare. Così gli chiedo: “Al mese?”.

“No, per tutto il periodo. Ci aspettiamo risultati concreti, naturalmente, prima d’investire di più.”

Naturalmente. Approccio one-shot, investimento  pari al 2% dell’importo per il marketing tradizionale, aspettative di risultati immediati.

Tre mesi non è un periodo in cui s’investe per vedere risultati definitivi, al massimo può essere un periodo in cui si testano le strategie, ad esempio in cui verificare quali keyword convertono di più, in cui fare test per comprendere quale tipo d’immagine rende meglio, che tipo di testo persuasivo convince maggiormente. È solo un periodo dopo il quale s’inizia a fare vere campagne di web marketing in base ai risultati ottenuti.

Ciò che le aziende devono comprendere è che per utilizzare i nuovi media per fare business è necessario adottare l’uso del web come un processo continuativo di comunicazione e vendita, vuol dire investire risorse e soldi in formazione, attenzione, innovazione e conoscenza.

Invece, il più delle volte, accade che si vorrebbe investire poco tanto per provare, poi se i risultati arrivano allora ci facciamo un pensiero serio… Quali risultati dovrebbero arrivare se avete investito solo delle briciole? Il marketing 2.0 richiede un ripensamento di buona parte della filosofia aziendale, richiede prodotti innovativi e pensati non più per l’utente medio, ma per me, significa realizzare servizi nuovi e personalizzati, di conseguenza vuol dire ripensare ad aziende ed organizzazioni migliori.

Non è possibile utilizzare strumenti nuovi con tattiche vecchie. Non si prende il marketing tradizionale e lo si butta sul web sperando che dia gli stessi risultati.

L’errore è che si pensa sempre che le cose non cambino, poi succede che i mercati si aprono, la concorrenza cambia, i piccoli fanno le scarpe ai grandi e, senza nemmeno rendersene conto, la crisi batte alla tua porta. Qualcuno 10 anni fa avrebbe immaginato che un colosso come la Kodak oggi sarebbe stato sull’orlo della bancarotta?

La capacità delle aziende di reagire in modo efficace alle mutazione dei mercati e delle condizioni di vendita è per la maggior parte delle volte limitata. Questo è il motivo per il quale molte organizzazioni ed aziende ancora non riescono a vedere Internet come uno strumento importante di comunicazione. Non è solo un fatto di scelta: vado o non vado sul web? Uso o non uso il web marketing?Lo facciamo un blog aziendale? La questione è cosa può cambiare nell’azienda  e nel suo modo dipensare al mercato, così da poter sfruttare le nuove metodologie di marketing?

Alcune verità che forse sapete ma che non volete vedere

Mentre voi siete intenti a pensare se usare o meno Internet, sappiate che là fuori c’è gente affamata di nuovi media e pronta a rubarvi il mercato. Credete ancora nella fedeltà indefessa dei vostri clienti? Siete degli inguaribili romantici! Statistiche dimostrano che la fedeltà del consumatore si abbassa sempre di più considerato che il vostro concorrente si trova alla distanza di un… click! Cambiare marca, cambiare fornitore, è solo una questione di un attimo: click.

Vendere su Internet rende irrilevante la posizione geografica,così la famosa borsa di PincoPallino posso venire a comprarla presso il vostro negozio a 5 Km da casa mia oppure ordinarla  online comodamente seduto al PC da un negozio a 850 Km di distanza e magari ci risparmio anche un po’!

Stanno candendo moltissime barriere d’ingresso che prima rendevano difficile la concorrenza: non c’è più bisogno d’investire in numerosi negozi sul territorio, ampi magazzini, scorte, strutture distributive. A farvi concorrenza non sono solo le grandi aziende, ma anche tutti i piccoli che sono online con il loro negozietto su e-Bay.

Se il vostro approccio sul web è fallimentare, non accusate il web ma ripensate a ciò che state facendo. Il più delle volte le aziende si buttano in Internet senza alcuna preparazione, improvvisando, ecco perché non riescono a generare il passaparola, il movimento, il rumore e, di conseguenza, le vendite.

Hai poco tempo e tanta concorrenza

Il tempo dei prodotti di massa per clienti di massa sta per finire, è bene metterselo per iscritto ed attaccarlo sullo specchio del bagno. Il tempo delle pubblicità in Tv che rendevano tantissimo, si sta eclissando. Non è una cosa immediata, ma è tuttavia un processo lento e continuo, e quando tutto sarà estinto e non funzionerà più come una volta, nel senso che non renderà sull’investimento così come faceva fino a qualche anno prima, cosa ne sarà della vostra azienda?

I mercati stanno diventando conversazioni: oggi, e sempre di più, le persone fanno affari con le persone e non con le aziende. Il nuovo marketing tratta ogni singola interazione, prodotto, servizio ed effetto collaterale come una forma di media. Si basa sul racconto di storie, su prodotti straordinari, su azioni etiche, su servizi personalizzati.

Si rende quindi necessario pensare ad un nuovo modello organizzativo che possa sfruttare il vantaggio offerto dagli strumenti di web e social marketing.

Il fatto è che hai meno di 10 secondi per convincermi, e non raccontarmi che sei il più bello, il più bravo,dimmi piuttosto cosa puoi fare per me, fammi sapere cosa dicono i miei amici di te, scendi dal tuo piedistallo entra nel social, impara a diventare social, altrimenti passo al prossimo… click.